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martedì 30 dicembre 2014

Una bambina di 9 anni e i diritti universali



All'inizio della settimana Madhusree aveva annunciato che la sua classe aveva iniziato a studiare il movimento dei diritti civili. Poi venerdì, a cena, aveva informato Keith e Amita di aver finalmente capito in che cosa consistesse il loro lavoro universitario.
Keith aveva scoccato a Prabir un compiaciuto, trionfante sorriso, e Amita aveva tubato: «Ma che brava... Perché non ci racconti che cosa hai imparato?»
Madhusree si era lanciata nell'esposizione con la solita loquacità delle sue nove primavere. «Negli anni Sessanta e Settanta del secolo scorso, in tutti i paesi democratici vivevano persone che non avevano nessun vero potere, e incominciarono ad andare da quelli che avevano tutto il potere e gli dissero: 'Tutti questi principi di eguaglianza di cui parlate fin dalla Rivoluzione Francese sono molto belli, ma voi non sembrate prenderli molto sul serio. In realtà siete tutti degli ipocriti. Così vi costringeremo a prendere quei principi seriamente'. E tennero dimostrazioni e marce di protesta, e occuparono edifici, e fu molto imbarazzante per la gente al potere, perché l'altra gente aveva un argomento molto buono, e chiunque l'ascoltava seriamente doveva riconoscere che avevano le carte a posto. Il femminismo si dava da fare, e il movimento dei diritti civili si dava da fare, e tutti gli altri movimenti per la giustizia sociale ottenevano sempre più consenso. Fu così che negli anni Ottanta la CIA- ed è qui che entra in ballo la Teoria degli X-Files» spiegò allegramente rivolgendosi a Keith «assoldò alcuni linguisti davvero in gamba per inventare un'arma segreta: un modo incredibilmente complicato di parlare di politica che in verità non aveva alcun senso, ma si diffuse in tutte le università del mondo perché faceva tanta impressione. E all'inizio quelli che parlavano in quel modo si limitarono ad attaccare il proprio carro ai movimenti per la giustizia sociale, e tutti gli altri li lasciarono fare il viaggio insieme a loro, perchè sembravano innocui. Ma poi salirono a bordo del treno della pace e buttarono giù il macchinista. Cosicché invece di andare da quelli al potere a dirgli 'Che ne direste di sostenere i principi universali in cui affermate di credere?', gli appartenenti ai movimenti per la giustizia sociale finirono per dire cose come 'La mia narrazione del vero è in contrasto con la tua narrazione del vero!'. E quelli del potere risposero 'Povero me! Mi hai cacciato proprio in un bel ginepraio!'. E tutti gli altri dissero 'Chi sono questi idioti? Perchè dovremmo fidarci di loro, quando non sanno nemmeno parlare ammodo?'. E alla CIA furono contenti. E quelli al potere furono contenti. E l'arma segreta si perpetuò nelle università per anni e anni, perchè quanti avevano sostenuto un ruolo nel complotto erano troppo imbarazzati per confessare ciò che avevano fatto.»
Dopo un lungo silenzio Amita aveva osservato con voce tesa: «Può darsi che tu non abbia ben compreso quella lezione, Maddy. Si tratta di idee difficili e tu sei ancora tanto giovane.».
E Madhusree aveva baldanzosamente replicato: «Oh no, Amita. L'ho capita eccome. E' stata chiarissima.»

Teranesia, Greg Egan, pagine 123, 124, 125

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