Pagine

martedì 29 ottobre 2013

La sanità selettiva

La sanità pubblica in Europa è una conquista sociale compromessa dalla crisi economica. Negli ultimi tre anni i tagli sono stati di miliardi di euro e hanno portato alla chiusura di ospedali con la riduzione drastica dei posti letto.

I pochi anni tutti Paesi si sono visti costretti ad uscire dall'universalismo per definire una sanità selettiva. I servizi sono limitati ai “bisogni”, ma escludendo alcune patologie o alcune categorie di malati dalle prestazioni sanitarie pubbliche.

La crisi mondiale del capitalismo era iniziata dieci anni prima e nessuna soluzione aveva avuto fino ad ora successo. I Governi provando ad invertire il trend negativo, avevano acuito la crisi e depresso sempre più l'economia. Le forze populiste ne approfittavano aizzando le folle. 


La dialisi è entrata immediatamente nel dibattito europeo. E' un trattamento che ha visto un aumento dei pazienti in tutto il mondo, legato all’innalzarsi dell'aspettativa di vita. L'insufficienza renale cronica è infatti considerata una malattia tipica dell’età avanzata.

Il dibattito pubblico si è accesso puntando il dito sui comportamenti delle singole persone, colpevolizzandole. I commentatori politici hanno iniziato a fare analisi superficiali sui costi. I dializzati si sono sentiti tra i responsabili dell'affossamento delle economie.




Nessun commento:

Posta un commento